Fallimenti: Cresce la Burocrazia per i Concordati Preventivi

Fallimenti: Cresce la Burocrazia per i Concordati Preventivi

Crisi d’azienda: ultime novità introdotte con la riforma di agosto

Ancora una volta il nostro legislatore modifica la materia della crisi d’impresa, che è al centro del dibattito politico ed economico: si tratta della legge 132/2015, di conversione del DL 83/2015, in vigore dal 21 agosto.

Parecchie le novità soprattutto in tema di concordato preventivo.

Innanzitutto ora nei concordati liquidatori, non finalizzati alla continuazione dell’impresa, i creditori non possono essere pagati meno del 20% (prima era possibile offrire qualunque percentuale); inoltre il voto sulla proposta concordataria diventa necessariamente esplicito, essendo stata abolita la regola del “silenzio-assenso”.

Interessante è anche l’apertura a proposte concorrenti, nel tentativo di aumentare la soddisfazione economica dei creditori coinvolti.

Ci si augura tuttavia che queste innovazioni, volte evidentemente alla tutela dei creditori, non portino infine a disincentivare i concordati preventivi,  incrementando  di conseguenza i fallimenti.

Articolo pubblicato su La sentinella del canavese

 

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