Lo STUDIO LEGALE PACI è composto da un team di avvocati e di professionisti particolarmente esperti nel diritto commerciale e fallimentare. In particolare è specializzato nelle procedure di composizione della crisi da Sovraindebitamento e opera su tutto il territorio nazionale

L' Avv. Alessandra Paci e' iscritta all'albo dei gestori della crisi e collabora con diversi Organismi (O.C.C.). Inoltre è partner del network di professionisti SOSINDEBITATI.IT di cui è il referente legale

Sovraindebitamento

La normativa trae origine dalla cosiddetta legge anti-suicidi (L. 3/2012) che ha esteso ai privati la possibilità di accedere alle procedure di sovraindebitamento precedentemente riservate agli imprenditori soggetti al fallimento.


Oggi le procedure di sovraindebitamento sono inserite nel nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D. Lgs. 14/2019) che regola l’intera materia delle procedure concorsuali e ricalcano in larga parte l’impianto della legge precedente ma assumono denominazioni diverse: l’“accordo di ristrutturazione dei debiti” diventa “concordato minore”, il “piano del consumatore” si chiama “ristrutturazione dei debiti del consumatore”, la “liquidazione del patrimonio” assume il nome di “liquidazione controllata del sovraindebitato”.


I consumatori, che in passato potevano accedere a tutte le procedure del sovraindebitamento, con il nuovo “Codice” non potranno accedere al concordato minore che sarà riservato ai soggetti che svolgono un’attività di carattere imprenditoriale o professionale, esclusi dalle procedure concorsuali cosiddette “maggiori” perché considerati “sottosoglia”.


 Le principali novità 


Particolarmente rilevante è l’introduzione della cosiddetta «procedura familiare» che consente ai membri della stessa famiglia di presentare un’unica procedura di composizione della crisi quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune, colmando la precedente lacuna normativa che costringeva i componenti di un medesimo nucleo familiare a presentare due distinte procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento anche se lo squilibrio finanziario aveva origini comuni.


Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha dato finalmente una risposta definitiva al problema attraverso un’apposita procedura di esdebitazione del sovraindebitato incapiente. In particolare, il debitore persona fisica incapiente, purché meritevole, che non sia in grado di offrire ai propri creditori alcuna utilità, diretta e indiretta, nemmeno in prospettiva futura, ha diritto di accedere per una sola volta nella vita all’esdebitazione



Cosa offre in concreto il nostro Studio ai cittadini e alle famiglie sovraindebitate?

1)   Esame dettagliato, assieme al debitore, della sua situazione debitoria complessiva.

E’ importante avere un panorama completo dei creditori, degli importi dovuti e delle eventuali garanzie (ipoteche, fideiussioni rilasciate da parenti, eccetera). Non è raro, infatti, che la persona sovraindebitata non tenga conto di tutti i debiti che ha contratto, ma solo di quelli che sembrano più urgenti (per esempio perché si è ricevuta una richiesta di rientro immediato di un fido o perché una società di recupero crediti telefona a casa una volta al giorno). Questo atteggiamento porta non di rado ad errori che poi compromettono l’intera situazione:

  •  capita spesso che il debitore si accordi per un piano di rientro con un solo creditore, senza considerare tutti gli altri, per accorgersi dopo pochissimo tempo di non riuscire a far fronte a tutti gli impegni;
  • inoltre se le risorse sono poche, non devono essere impiegate esclusivamente per pagare il creditore più insistente, ma devono essere calibrate in base agli obiettivi ritenuti più importanti, o in base a ciò che si rischia di perdere (vi è un’ipoteca sulla casa, che può essere aggredita? la moglie del debitore ha rilasciato una fideiussione e pertanto sono a rischio anche i suoi beni?  e così via).

2)    Valutazione del patrimonio e del reddito del debitore e della sua famiglia.

Questo serve ad avere un quadro realistico delle possibilità concrete di pagamento dei diversi debiti: inutile proporre un rientro nel breve periodo e con una rata elevata, se dopo due mesi il piano non potrà essere rispettato!

Inoltre dal patrimonio e dal reddito sarà possibile individuare con chiarezza i rischi che il debitore e i suoi familiari corrono non pagando questo o quel debito (a partire dal pignoramento di parte dello stipendio o del conto corrente, fino all’esecuzione sui beni immobili di proprietà).

3)     Individuazione delle possibili soluzioni: dopo aver deciso cosa è possibile in concreto fare, cosa si rischia, e quali sono le priorità, occorre affrontare i creditori, o singolarmente, proponendo soluzioni differenziate, o nel loro complesso, utilizzando i recenti strumenti offerti dalla legge sulla composizione della crisi da sovraindebitamento.

L’esperienza dimostra che la fermezza e la chiarezza degli obiettivi da raggiungere possono portare a trattative molto stringenti con le diverse controparti, a maggior ragione se ciò è accompagnato da competenza e credibilità.

Contattaci compilando questo modulo, oppure telefona al n. 02.48 95 52 21. Il primo incontro sarà dedicato all’esame della situazione ed a prospettare un primo ventaglio di possibili soluzioni. L’incontro non comporterà per te alcun impegno.

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