La cessione del quinto può essere revocata con le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento

La cessione del quinto può essere revocata con le procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento

binding-contract-948442_1920Capita di frequente che i lavoratori dipendenti, e soprattutto i dipendenti pubblici, stipulino finanziamenti con cessione del quinto del proprio stipendio e del TFR. Non è raro, poi, che successivamente gli stessi soggetti rinuncino ad un ulteriore quinto della propria retribuzione, con contratti chiamati delegazione di pagamento. Lo stesso accade ai pensionati, i quali facilmente, in quanto titolari di un reddito “certo”, riescono ad accedere a prestiti  che poi gravano sulla pensione per moltissimi anni.

In tutti questi casi c’è una decurtazione diretta nella busta paga o nel cedolino della pensione e si tratta di debiti “intoccabili”, ossia che non possono in nessun modo essere interrotti, anche se non si riesce più a fare la spesa o a pagare le bollette.

Ovviamente ci si riferisce alle condizioni di “sovraindebitamento”, quelle in cui una famiglia non è più in grado di adempiere alle obbligazioni assunte per il verificarsi di qualche evento negativo: la perdita del lavoro di uno dei coniugi, una vedovanza, una malattia, una separazione, un’impresa che chiude, e così via; purtroppo sono situazioni oggi più diffuse di quanto di pensi e che possono portare ai limiti della sussistenza o addirittura ad atti disperati.

L’utilizzo della legge 3 del 2012, detta anche antisuidici, può essere una soluzione; infatti vi sono già diverse decisioni dei tribunali che, nell’ambito di due delle procedure previste da tale legge, il piano del consumatore (tribunali di Siracusa e Pistoia) e la liquidazione del patrimonio (tribunale di Piacenza), prevedono la revoca dei finanziamenti dietro cessione del quinto e delega di pagamento; in tal modo il debitore si riappropria del suo reddito, o meglio della somma che serve per il sostentamento della sua famiglia, destinando la parte residua ai creditori nel loro complesso, comprese le finanziarie e le banche con le quali aveva stipulato prestiti con cessione del quinto.

 

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